newsletter Studio Lascar Studio Lascar Giugno 2013

Ultimi dati dell’agenzia del Territorio: poco da dire, tutto da fare.

I dati dell’agenzia del territorio appena pubblicati e relativi al 2012 sono lapidari: 448.364 compravendite. Come già si è avuto modo di leggere su varie testate, ben 150.000 compravendite in meno dell’anno precedente.
Non credo ci siano commenti ulteriori da fare. Non perché siano esaurite le parole o siano già state espresse tutte le preoccupazioni, ma semplicemente perché tutte le persone lucide e con capacità di vedere in prospettiva, avevano già capito da tempo (da qualche anno) che saremmo arrivati a queste cifre.

Quindi una notizia non inaspettata! La questione è: cosa accadrà adesso?

Compravendite dal 1985 al 2012

In questi anni non mi sono mai risparmiato nell’affermare che era sciocco e illusorio confidare in una ripresa a breve e che probabilmente il peggio doveva ancora arrivare.
Credo però che adesso siamo arrivati al limite minimo e fisiologico del mercato, cioè che abbiamo raggiunto il picco basso.

È possibile che mi stia sbagliando, che in qualche modo mi sia “affezionato” alle mie ipotesi, e cioè che dal momento in cui nel corso degli ultimi anni mi sono abituato a pensare proprio ad una cifra di questo genere, ora che la vedo raggiunta, commetta l’errore di ritenere che il mercato non possa scendere ulteriormente.

Il fatto è che se detesto profondamente gli spacciatori di illusioni e coloro che non guardano la realtà perché non corrisponde ai loro desideri, neanche amo catastrofismi e vittimismi.
Il 2013 potrebbe anche chiudersi con qualcosina meno del 2012, ma dovrebbe esservi una sostanziale stabilizzazione del numero di compravendite. Per andare sensibilmente al di sotto del numero delle compravendite del 2012 dovremmo trovarci difronte ad un dramma sociale diffuso e generalizzato. Per scendere sotto le 400.000 compravendite dovremmo trovarci difronte ad una catastrofe socioeconomica in grado di interessare tutto il sistema.

Per questi motivi, ritengo si possa affermare che siamo al punto più basso. Ripresa a breve? Non esageriamo! Smettere di scendere non vuol dire salire!
Abbiamo molto da lavorare, da rivedere, da correggere, da migliorare. Si aprono nuovi orizzonti, patria di chi sa guardare la realtà, lottare e qualificarsi costantemente.

Stefano Lascar

scarica il Report residenziale 2013 dell'Agenzia del Territorio
 
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